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Da 40 anni al Tuo Fianco

Azienda “Pinco-Pallo”, da 40 anni al tuo fianco.

Questa promessa, in questo periodo storico, è veramente un valore aggiunto per le tue vendite?

Mi spiego meglio.

Sicuramente il fatto che la tua azienda sia solida, esista e produca da 40 anni è fonte di orgoglio e nella maggior parte dei casi di ricchezza, per te. Ma voglio spiegarti perché, attualmente, non è un valore così rilevante per far si che le persone decidano di acquistare da te o da altri. Seguimi.

"se fra 3/5 anni sei nello stesso business in cui ti trovi ora, sarai destinato ad essere fuori business"
cit. Dan Kennedy

Questa citazione mi ha fatto molto riflettere sul mio business e voglio dimostrarti perché vale anche per il tuo. In questo momento storico, i mercati stanno correndo così velocemente che puntare tutte le tue campagne marketing su quanti anni tu stia facendo il tuo lavoro non è forse la cosa più giusta da fare.

La frase “da 40 anni produciamo il prodotto x” non viene percepita dal cliente o dal mercato come una caratteristica per cui valga la pena acquistare, anzi, viene vista come qualcosa di obsoleto, di vecchio e magari superato e non al passo con i tempi. La tua storia, certo, deve parlare per te e i tanti anni di lavoro devono averti creato la notorietà e affidabilità che ti meriti. Ma il tuo punto di forza ora, per essere competitivo, deve essere la capacità di evolverti rapidamente come i cambiamenti che si stanno verificando nel mercato, di qualunque settore tu faccia parte.

Quindi il messaggio che devi trasmettere ai tuoi clienti è, sì di una lunga esperienza fatta da 40 anni al loro fianco, ma con la costante ricerca di innovazione. E per fare questo, devi essere disposto a rinnovare e reiventare il tuo business secondo le attuali esigenze dei tuoi clienti. Certamente la storia attuale è piena di esempi di aziende, che non riuscendo a reiventarsi per rimanere leader nel loro settore, sono rimaste schiacciate dalle nuove realtà che avanzano a grandi passi.

Una mia grande passione è il caffè, e quando un po’ di tempo fa ho visto più di un articolo girare in rete in merito alla Bialetti mi sono subito incuriosito a questa vicenda. Sono sicuro non servano molte presentazioni per Bialetti: un’azienda che affonda le sue radici negli anni ’30, quando Alfonso Bialetti conquistò il mercato tricolore brevettando la sua moka, arrivata alla forma attuale nel ’98 dopo una fusione con il produttore di pentole Rondine Italia e approdata ufficialmente in Borsa nel 2007, forte di una quota del 74% sul mercato delle caffettiere.

Bene!

Nonostante questa indiscutibile presentazione, quest’azienda è attualmente in grave crisi. Il consumo casalingo del caffè è enormemente mutato negli ultimi tempi, il consumo di caffè in capsule sta prendendo sempre più piede e purtroppo la cara vecchia moka ne ha fatto le spese. Anche se personalmente sono rattristato dal fatto che le capsule siano riuscite e superare la buona, vecchia macchinetta per fare il caffè, con il suo caratteristico rumore e profumo, i dati dimostrano proprio questo. E poiché le opinioni non contano, contano solo i fatti, il non sapersi mantenere al passo con i tempi porta esattamente a questi problemi.

Un altro esempio, un po’ più lontano nel tempo ma incisivo come i suoi numeri, è senza dubbio quello di Blockbuster. Siamo nel 1985 quando a Dallas, in Texas, Blockbuster apre il suo primo negozio di noleggio film. Da lì il successo è immediato e la storia prosegue con una crescita imponente arrivando a 60 milioni di soci, punti vendita in 25 paesi, 4800 negozi solo negli Stati Uniti.

Ma questi numeri non bastano a far fronte al fallimento, perché se non si è in grado di evolversi, anche i grandi colossi cadono. E ciò che ha determinato il fallimento di Blockbuster è stata, soprattutto, un’azienda che ha saputo cogliere i cambiamenti dei bisogni dei clienti e tuttora lo sta facendo.

Mi riferisco a Netflix.

Siamo nel 2000 quando Blockbuster trova il suo antagonista: Netflix, un servizio di noleggio DVD e videogiochi via internet. Non avevi più bisogno di recarti fisicamente in un negozio, ciò che cerchi ti veniva spedito a casa per posta. La leggenda vuole che Reed Hastings, suo fondatore, abbia dato il via all’azienda dopo aver pagato 40 dollari di multa per aver restituito Apollo 13 in ritardo al suo Blockbuster di fiducia. Così quello che Blockbuster aveva fatto al cinema, portando i film direttamente nei salotti delle persone, ora Netflik lo fa a lui, portando i film nei salotti direttamente da internet. Decretando così la fine del colosso giallo-blu.

Ma Netflik è l’esempio perfetto di quello che voglio raccontarti.

A differenza delle aziende di cui ti ho parlato prima, nel corso degli anni ha saputo reinventarsi, rimanendo leader della categoria, cambiando con essa, secondo i desideri dei suoi clienti. Netflik, negli ultimi 4 anni ha riorganizzato il servizio di noleggio con consegna a domicilio, reiventandosi in sito di streaming a pagamento. E per farti capire quanto questo abbia funzionato, molti televisori di ultima generazione hanno, nel loro telecomando, il tasto preimpostato Netflik.

Se non è esser leader di settore questo?!?

Tutto questo per dirti che devi saper portare la tua azienda nel futuro, devi capire dove le esigenze dei tuoi clienti stanno andando e portare esattamente il tuo business nella stessa direzione. Per riuscire a fare questo non devi più pensare alla tua azienda solo in termini di prodotto, devi pensare al tuo cliente ideale, e creare la tua azienda attorno a lui, a suoi bisogni.

Devi produrre, creare e vendere ciò che fa più felice il tuo miglior cliente, non ciò che fa felice te. La tua felicità sarà misurata con i tuoi guadagni, generati dalla soddisfazione delle esigenze del tuo cliente.

Te l’ho detto spesso nei miei articoli,
fare l’imprenditore non è uno sport per tutti.

Un imprenditore, che voglia avere oggi risultati concreti, deve essere una persona con grandissimo entusiasmo, curiosità e soprattutto fame. Fame di nuove competenze e conoscenze che proiettino il tuo business nel futuro per poterlo affrontare al meglio.

Io sono sempre più affamato, e TU?

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Grazie per aver letto questo articolo, spero tu lo abbia trovato interessante. Condividilo con i tuoi collaboratori e amici.

A presto!
Diego Brazzale